Limoni mani di Buddha sono agrumi di cui molti ignorano l’esistenza. Scopriamo insieme come si utilizzano, proprietà e controindicazioni.
I limoni mani di Buddha sono agrumi molto particolari, chiamati così per via della loro conformazione. Come si utilizzano? Scopriamo insieme gli usi, le proprietà e le controindicazioni della pianta che i giapponesi regalano come augurio di buona fortuna.
Limoni mani di Buddha: cosa sono
Il cedro mani di Buddha è un particolare agrume ornamentale molto conosciuto e apprezzato soprattutto in Cina e in Giappone. Il suo nome deriva dalla conformazione dei suoi frutti, i cui spicchi non hanno la classica forma tondeggiante ma sono simili alle dita di una mano. La pianta che produce i limoni di Buddha è un sempreverde che appartiene alla famiglia delle Rutacee. Può crescere sia come un grande cespuglio che come un alberello, raggiungendo, in condizioni ottimali, massimo 5 metri di altezza. La fioritura completa avviene in primavera, ma si può trovare qualche fiore anche durante l’anno. I frutti sono di colore verde intenso quando sono immaturi, mentre diventano giallo vivo a maturazione avvenuta.
A seconda della varietà, la mano di Buddha può avere ‘dita’ – da cinque a venti – aperte o chiuse. Come avrete capito, questo agrume è molto simile al cedro, ma non ha semi. Inoltre, la sua scorza è molto spessa, ha pochissima polpa ed è privo di succo al suo interno. Per quanto riguarda il sapore, invece, rispetto al cedro è meno acidulo, mentre la polpa interna è più dolce e delicata.
L’agrume mano di Buddha può essere utilizzato in cucina, sia per fare ottimi canditi che come insaporitore dei piatti. Dalle insalate ai primi, passando per i secondi: dovete fare solo attenzione alle dosi perché il suo gusto è particolarmente intenso.
Proprietà e controindicazioni dell’agrume
Essendo molto simile al cedro, questo agrume vanta le sue stesse proprietà. E’ ricco di vitamina C e del gruppo B, di fibre e di flavonoidi. Questi ultimi sono potenti antiossidanti benefici per tutto l’organismo. Inoltre, contiene pochissime calorie, per cui è indicato per quanti seguono un rigido regime alimentare.
Dalla sua profumatissima buccia si ottiene un olio che un potente rimedio naturale contro la cellulite. Ricordate però che, prima di applicarlo nella zona interessata, va unito con olio di mandorle oppure con un altro tipo di olio vegetale. Il limone di Buddha può essere utilizzato anche per profumare la biancheria oppure come centrotavola o composizione. Ovviamente, può essere impiegato anche per guarnire piatti a base di pesce o carne. Dulcis in fundo, è ottimo anche come ingrediente aggiuntivo di cocktail o liquori. Al momento, il cedro non presenta controindicazioni, a meno che si hanno allergie ad uno o più dei suoi componenti.
Pianta mani di Buddha: come curarla
La pianta mani di Buddha non è di facile coltivazione perché non sopporta né il freddo e né tantomeno il caldo eccessivo. Pertanto, ama il clima mite e il suo habitat perfetto è la collina. Se avete intenzione di acquistarla, sappiate che se il luogo dove vivete non presenta queste caratteristiche non avrete speranza di vederla crescere. Il consiglio, quindi, è di rivolgervi ad un vivaio, in modo da avere tutte le informazioni giuste per la cura dei limoni con le ‘dita’.